Il calcolo delle settimane di gravidanza serve essenzialmente a stabilire l’epoca della gestazione e la data presunta del parto. Diventa decisamente importante perciò sapere come effettuare il calcolo in maniera corretta, senza incorrere in alcun tipo di errore.
Inizio della gravidanza: giorni e settimane
Molte future mamme non sanno che per stabilire la data di inizio della gravidanza si ricorre non al momento del concepimento, bensì al primo giorno delle ultime mestruazioni. Ciò significa che si inizia a contare il numero delle settimane in anticipo di 10 o 15 giorni dal momento della fecondazione vera e propria.
Si tratta in realtà di un espediente che i ginecologi utilizzano per poter contare su di una maggiore accuratezza nel calcolo delle settimane. Se infatti la data del concepimento, ovvero della fecondazione dell’ovulo, può risultare difficile da stabilire, quella dell’ultimo ciclo mestruale offre maggiori garanzie di precisione ed affidabilità.
Un altro aspetto che spesso le giovani future mamme ignorano è l’importanza che le settimane ed i giorni, piuttosto che i mesi, hanno durante l’avanzare della gestazione. Il regolo ostetrico che viene utilizzato a questo scopo, infatti, tiene conto solo delle settimane e dei giorni per stabilire a che punto dello stato interessante ci si trova. Questa scelta si spiega facilmente se si considera il fatto che mentre la durata dei mesi dell’anno può essere variabile, quella delle settimane invece rimane sempre costante ed uguale a se stessa.
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Fare riferimento ai mesi di gestazione, come spesso si sente dire, è quindi un’abitudine sbagliata perché può creare un po’ di confusione nel calcolo. Al contrario, l’atteggiamento più corretto è quello di far ricorso puntualmente al regolo ostetrico, secondo cui si può dire ad esempio di trovarsi alla settimana 7 + 2, il che vuol dire che si è già entrate nell’ottava settimana. L’ottava settimana infatti, continuando ad utilizzare questo esempio, va dalla 7° settimana + il giorno 0, alla 7° settimana + giorni 6.
Come stabilire la data del parto
Il calcolo delle settimane di gravidanza serve soprattutto a stabilire con largo anticipo quella che presumibilmente sarà la data del parto. Anche in questo caso il calcolo è piuttosto semplice. Tutto quello che bisogna fare infatti è contare 40 settimane dall’inizio dell’ultima mestruazione, che corrispondono a 38 settimane dal momento del concepimento.
Per quanto accurati e precisi possano essere i calcoli, bisogna sapere che il giorno esatto in cui verrà alla luce il bambino rimane comunque un’incognita, a meno che non si decida di programmarlo rinunciando così all’esperienza del parto naturale.
L’età della madre, il fatto che abbia avuto o meno altri figli in precedenza e l’andamento della gestazione sono tutti fattori che influiscono sulla data effettiva del parto. Non è forse bello lasciare un po’ di spazio alla sorpresa?
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