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PMA: il viaggio per diventare genitori con la procreazione medicalmente assistita

apparato riproduttivo femminile
apparato riproduttivo femminile

PMA, ovvero il trattamento di procreazione medicalmente assistita, è quel percorso che ti aiuta a realizzare il sogno di diventare genitore: un viaggio importante, fatto di molti ostacoli, speranze, gioie e, spesso, anche delusioni.

Se stai cercando di avere un figlio senza successo e sei in cerca di un aiuto per realizzare il tuo sogno, ecco una guida con tutto quello che devi sapere sul percorso di PMA (scritto da chi ci è passato). Questo articolo non vuole in alcun modo sostituire un consulto medico, ma lo scopo è quello di fornire informazioni utili a chi si sta approciando per la prima volta alla procreazione medicalmente assistita.

PMA: in cosa consiste la procreazione medicalmente assistita

Cercheremo di spiegarlo in parole molto semplice, affichè tutti possano capire e comprendere i passaggi di questo percorso.

La PMA è un trattamento medico, che viene eseguito sia privatamente in centri specializzati, che tramite il sistema sanitario nazionale ( per quest’ultimo purché si rientri nei requisiti regionali richiesti), che consiste nel fornire un aiuto medico alla coppia che soffre di infertilità.

L’infertilità viene diagnosticata quando la coppia non riesce a concepire dopo un anno di tentativi mirati

Dopo aver fatto un colloquio con la coppia, seguito da una serie di esami diagnostici (esami del sangue di varia tipologia, visita ginecologica, mammografia e spermiogramma), il team medico specializzato procederà ad eseguire la tecnica di fecondazione assistita più idonea per il singolo caso.

Per ognuna di esse vi verrà spiegata la procedura, gli esami da eseguire e le probabilità di successo (che purtroppo non sono mai altissime).

A seconda della diagnosi di coppia, sarà possibile effettuare uno dei seguenti trattamenti.

Inseminazione intrauterina (IUI)

L’inseminazione intrauterina è il metodo meno invasivo che solitamente viene consigliato a coppie giovani che non riescono a concepire “sine causa”, ovvero senza una causa specifica individuata. Le coppie che si sottopongono a questa procedura, che consiste nel selezionare i migliori spermatozoi per poi inserirli direttamente in utero nel momento dell’ovulazione, riproduce quello che è il concepimento naturale nell’utero, ma inserendo gli spermatozoi nel momento migliore.

Fecondazione in vitro (FIVET/ICSI)

La fecondazione in vitro, che viene eseguita utilizzando due diverse tecniche (FIVET/ICSI) consiste nella raccolta di ovociti dopo una stimolazione farmacologica, la raccolta di sperma che verrà poi analizzato e “migliorato” selezionando gli spermatozoi migliori per poi procedere alla fecondazione fuori dall’utero, ovvero “in vitro”.

Il metodo FIVET consiste nel far incontrare ovociti e spermatozoi (posti in un apposito terreno di coltura) e lasciare che gli spermatozoi penetrino l’ovocita in modo naturale.

Il metodo ICSI invece, a differenza del FIVET, consiste nel “forzare” la fecondazione inserendo uno spermatozoo (scelto per la buona qualità) all’interno del citoplasma (la sostanza gelatinosa che circonda il nucleo) di un solo uovo attraverso l’utilizzo di uno speciale ago.

Trattamento eterologo

Il trattamento di fecondazione eterologo viene conigliato quando la qualità degli ovociti è compromessa, in genere per l’età della donna (per esempio oltre i 43 anni) o a causa di altre problematiche che rendono gli ovociti inutilizzabili ai fini della fecondazione. Questo significa che sarà possibile tentare una gravidanza ottenuto con ovociti di donatrici e, se necessario, anche di spermatozoi.

Il concepimento in natura: come avviene

Prima di proseguire nella lettura dell’articolo, è molto importante comprendere con attenzione tutti i passaggi che sono necessari per arrivare ad una gravidanza e quali sono le problematiche che potrebbero portare ad un mancato concepimento. Non è sufficiente infatti avere un rapporto completo per realizzare il sogno tanto desiderato.

Gli spermatozoi, una volta entrati nell’organo femminile, devono essere molto veloci nel raggiungere l’utero: per farlo devono passare attraverso la cervice (“l’ingresso dell’utero” che si trova sopra poco sopra), oltrepassare il canale cervicale, giungere all’interno dell’utero e, infine, raggiungere le tube dove “incrocieranno” l’ovocita rilasciato dall’ovaio.

Questa immagine rende chiaramente l’idea della strada che uno spermatozoo deve intraprendere per arrivare all’ovocita:

apparato riproduttivo femminile
L’apparato riproduttivo femminile

Lo sperma inizialmente è di consistenza “gelatinosa”: dopo circa un’ora si scioglie e gli spermatozoi possono nuovamente muoversi (al ritmo di circa 2-3 millimetri al minuto), il che significa che impiegano circa un’ora a raggiungere le tube. L’ambiente vaginale non è ospitale per loro perchè troppo acido, per questo motivo solo i più veloci e più forti riusciranno ad entrare all’interno della cervice, dove invece li attende un ambiente idoneo alla loro sopravvivenza.

Gli spermatozoi si muovono alla velocità di 2/3 millimetri al minuto

Superato il primo ostacolo, dovranno quindi attraversare il canale cervicale ed intraprendere il viaggio verso la loro destinazione. L’incontro fra spermatozoo e ovocita avviene in genere circa 12 o 24 ore dopo l’ovulazione.

È importante sapere che gli spermatozoi possono sopravvivere all’interno dell’apparato genitale femminile anche fino a 96 ore dopo il rapporto, ovvero circa 4 giorni. Per questo motivo è importante concentrare i rapporti soprattutto prima dell’ovulazione, in prossimità di essa.

I sintomi della gravidanza (anche dopo PMA)

Quando si è in cerca di un figlio si presta grande attenzione ai sintomi del nostro corpo, a volte anche in maniera maniacale. Anche se risulta essere molto difficile, è bene imparare a vivere questo momento nel modo più sereno possibile per non stressarsi troppo.

Alcuni farmaci assunti durante la stimolazione ormonale (in particolare il progesterone) possono dare tutti i sintomi di una gravidanza, anche se questa non è avvenuta. Questo può confondere la coppia e, in alcuni casi, creare enormi aspettative o false illusioni. Per questo motivo, lo ribadiamo, dobbiamo vivere questo periodo con la massima serenità, senza pensarci troppo, magari dedicandoci ai nostri interessi per tenere la mente distratta.

Quali sono i sintomi della gravidanza?

I sintomi della gravidanza sono diversi da donna a donna e da gravidanza a gravidanza. Alcune donne li sperimentano tutti sul proprio corpo già a partire da pochi giorni dall’impianto, mentre altre non ne manifestano nessuno, pur essendo incinte. Per questo motivo è bene “prendere con le pinze” i seguenti sintomi di una gravidanza che sono causati dalle variazioni ormonali e da altri cambiamenti che accompagnano l’inizio della gestazione.

  • Ritardo del ciclo metruale
  • Tensione addominale
  • Seno dolente
  • Aumento del volume del seno
  • Stimolo frequente del fare pipì
  • Leggere fitte alle ovaie
  • Costipazione
  • Affaticamento e stanchezza
  • Mal di testa
  • Mal di schiena
  • Sbalzi d’umore
  • Alterazioni del gusto e dell’olfatto
  • Piccole perdite da impianto dell’embione

Ricorda: il progesterone, spesso utilizzato nella PMA, provoca a molte donne i sintomi di una gravidanza (sintomi elencati sopra) anche se la gravidanza non è avvenuta

E se non ho i sintomi della gravidanza? Anche questo non significa assolutamente nulla, perchè come detto precedentemente ogni donna reagisce in modo diverso, anche con diverse gravidanze. Pertanto il fatto di “non avere sintomi gravidanza dopo PMA” non vuol dire che la procedura non sia andata bene.

Come monitorare l’ovulazione

Generalmente una donna ovula esattamente 14 giorni a partire dal 1° giorno del ciclo mestruale: questo significa che dovremo contare 14 giorni a partire dal 1° giorno di mestruazione. Tuttavia non tutte le donne sono uguali ed è possibile che l’ovulazione avvenga prima o dopo questo giorno, oppure che l’ovulazione non sia regolare, rendendo le possibilità di concepimento basse.

Per monitorare l’ovulazione esistono dei sistemi molto sicuri e precisi (se utilizzati nel modo corretto) chiamati “Test di ovulazione” che ci aiutano ad individuare i giorni fertili, che partono alcuni giorni prima dell’ovulazione per i motivi specificati sopra: avere rapporti in prossimità dell’ovulazione, aumenta quindi le possibilità di concepimento.

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I test di ovulazione hanno un funzionamento molto semplice: la prima volta inizia ad utilizzarli qualche giorno dopo il termine del ciclo mestruale (il momento ideale per individuare eventuali ovulazioni precoci potrebbe partire già dal 7° giorno dall’inizio del ciclo). Si utilizzano come un normale test di gravidanza, preferibilmente sempre alla stessa ora (il top è utilizare l’urina del mattino) e, rilevando l’ormone LH, riescono ad intercettare il suo “picco”, che si verifica 24-36 ore prima del rilascio dell’ovulo.

Un’attenta osservazione delle perdite vaginali invece, ci aiuterà ad individuare il momento che precede l’ovulazione. In questo periodo infatti le perdite diventano più abbondanti, trasparenti ed elastiche in quanto il muco che esce dal canale cervicale aiuta gli spermatozoi nella loro sopravvivenza e motilità.

I motivi del mancato concepimento: i primi controlli da effettuare

I motivi che portano ad una ricerca prolungata di una gravidanza senza ottenere i risultati sperati possono essere diversi.

Sicuramente, se dopo alcuni mesi di tentativi non hai ancora ottenuto una gravidanza, è bene rivolgersi al proprio medico per effettuare alcuni esami di base, in particolare:

  • Spermiogramma: serve ad escludere problematiche che riguardano la qualità e quantità di spermatozoi, oltre alla loro motilità (importantissima per raggiungere lo scopo)
  • Visita ginecologica: alcune problematiche comuni possono sfavorire l’annidamento dell’embrione. Solo un medico potrà darti risposte specifiche, ma solo per rendere l’idea cito polipi nell’utero oppure infezioni (per queste ultime è sufficiente fare un tampone vaginale dal proprio ginecologo).

In questo modo è possibile escludere delle cause “semplici” che potrebbero essere risolte con un’adeguata cura.

Come migliorare le possibilità di concepimento

Se prima di rivolgerti ad uno specialista vuoi effettuare dei tentativi di concepimento naturale, puoi provare alcuni rimedi che potrebbero migliorare la situazione, pur non facendo miracoli.

Fra questi ci sono degli integratori di coppia che vengono prescritti anche dai medici della PMA e che sono liberamente acquistabili e che possono essere assunti dalla coppia. Tieni presente che per vedere dei risultati apprezzabili, generalmente è consigliato assumere integratori per almeno 3 mesi. Prima di assumere un integratore, chiedi sempre consiglio al tuo medico di fiducia.

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Anche la flora batterica vaginale ha una grande importanza in gravidanza. Se non soffri di particolari problematiche (infezioni ricorrenti o simili) probabilmente non ne hai bisogno. In caso contrario puoi chiedere al tuo ginecologo di fiducia se sia il caso di assumere degli integratori per la flora vaginale.

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Consigli per vivere la PMA serenamente

Chi attende da molti anni una gravidanza difficilmente riuscirà ad affrontare questo percorso con serenità. Tuttavia è importante non farsi prendere dalle ansie e cercare di vivere serenamente questo percorso, senza agitarsi troppo.

Ricorda che fare dei test di gravidanza con troppo anticipo (anche se hai trasferito delle blastocisti) contribuisce solamente ad aumentare la tua ansia e frustazione. I risultati infatti potrebbero non essere attendibili perchè influenzati dai farmaci assunti per la stimolazione (falsi positivi) oppure, al contrario, mostrare dei falsi negativi in quando la quantità di Beta-HCG nelle urine potrebbe essere ancora troppo bassa.

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