Come è noto la corretta crescita del neonato è dovuta ad un insieme di fattori, sia ambientali che proprie dell’organismo. Nel primo caso parliamo di alimentazione, abitudini fisiche e sociali, nel secondo del corretto funzionamento di ghiandole endocrine come tiroide, ipofisi e pancreas, e perciò della secrezione adatta di ormoni, come ad esempio il GH (ormone della crescita).
Il ritmo di crescita del bambino
Ogni porzione dell’organismo possiede un proprio ritmo di crescita, regolato da stimoli estrinseci ed intrinseci, e varia da individuo ad individuo. Non ci si può perciò stupire se un bambino cresce più in fretta di un altro!
Ogni parametro riguardante la crescita è soggetto a variabilità, in base a caratteristiche quali ad esempio il peso,la statura, sesso ed età. La valutazione auxologica dell’accrescimento necessita perciò di parametri pre-redatti, al fine di assicurare una corretta interpretazione dei dati raccolti durante le fasi di accrescimento del singolo bambino, che non lascino spazio a supposizioni o dubbi.
Tali parametri si riferiscono ovviamente ad una popolazione standard di bambini, scelta a caso e conforme per caratteristiche. Per questo ci si basa ovviamente su misure che possano includere un’ampia gamma di individui, fissando dei limiti di normalità entro i quali è compresa la popolazione “sana”.
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I percentili
Il calcolo dei limiti di normalità viene fatto semplicemente dividendo la media dei dati raccolti in cento parti, chiamate percentili. Come è facile intuire il percentile numero 50 includerà al suo interno la fetta di popolazione infantile con caratteristiche di crescita medie, è così via. Quelli di numero più basso rispetto al 50° riguarderanno bambini con crescita più lenta rispetto alla media, e percentili di numero più alto viceversa riguarderanno bimbi con crescita più rapida.
Attraverso lo studio di tali parametri è possibile tracciare delle linee di crescita, i cui limiti di riferimento, per la percentuale di popolazione ritenuta sana, sono compresi tra il 3° e il 97° percentile.
Più precisamente tra il 25° e il 75° si ha un perfetto stato di normalità, allontanandosi da questo range si va prima verso individui normo- superiori o inferiori, fino ad arrivare a manifestazione di caratteri di crescita definiti patologici (lieve o grave).
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