Uno dei fastidi più comuni che affligge i bambini è senza ombra di dubbio l’orticaria. Vediamo insieme come riconoscere, prevenire e curare questa malattia non particolarmente pericolosa per la salute del bambino., ma sicuramente molto fastidiosa.
Come si manifesta l’orticaria?
Differentemente dagli eritemi causati dalle punture di insetto e delle dermatiti dovute al contatto di qualche sostanza particolare, l’orticaria non si presenta localizzata in un solo punto ma bensì si estende su tutto il corpo dei vostri bambini, paventandosi principalmente sulle zone delle braccia, del torace, del dorso e delle gambe. Essa appare sotto forma di chiazze dal colore rosso o rosa acceso, particolarmente pruriginose e leggermente in rilievo rispetto alla cute, sono molti i bimbi che ne soffrono soprattutto durante le stagioni calde come la primavera inoltrata e l’estate.
Ma come mai proprio in questo periodo dell’anno? La risposta è presto detta. Nel periodo interessato sono numerosi i fattori che, presentandosi in concomitanza, possono dare sfogo a questa malattia, si pensi per esempio all’alimentazione che si segue, al sudore causato dal caldo o ancora all’esposizione diretta alla luce solare.
Allergia o intolleranza?
La malattia può essere frutto anche di un’allergia o di un’intolleranza, ma come poter distinguere le cose? L’allergia generalmente si manifesta dopo poche ore dall’assunzione di un particolare tipo di cibo, la quantità assunta non per forza deve essere grande, l’alimento x infatti genera questo stato cutaneo anche se ingerito in piccolissime quantità. Un bambino che già soffre di altre allergie o che ha dei parenti diretti con lo stesso tipo di problematica, avrà senza ombra di dubbio più possibilità di contrarre questo eritema.
Discorso a parte va invece fatto per le intolleranze alimentari. Il bambino intollerante avrà sfoghi cutanei anche dopo diversi giorni dall’assunzione di una determinato alimento, la gravità e l’estensione delle macchie sul corpo sarà inoltre proporzionale alla quantità di sostanza ingerita. La familiarità non ha più peso in questo caso, l’intolleranza è del tutto indipendente da fattori genetici.
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Qualora vostro figlio dovesse presentare questi eritemi cutanei cercate di eliminare dalla sua dieta alimenti che potrebbero essere ricchi di istamina, una sostanza a base di azoto presente naturalmente nell’organismo di ogni essere vivente dove svolge un ruolo determinante nelle risposte allergiche e infiammatorie.
I cibi con più alta concentrazione di istamina sono: funghi, frutta secca, pesce in scatola o pesce surgelato, formaggi stagionati, pomodori, salumi, frutti esotici, cioccolato, cacao, fragole e spinaci.
Piatti tipicamente considerati allergizzanti sono invece crostacei, soia, latte e i suoi derivati, uova e frutta coma l’arancia, la pesca e il kiwi.
Se avete un bambino intollerante state invece attente a somministrare lieviti, latticini e oli di origine vegetale.
Capita sempre più spesso che alcuni farmaci facciamo scatenare reazioni cutanee, non preoccupatevi comunque nel caso dovesse accadere recatevi immediatamente dal vostro pediatra di fiducia che saprà consigliarvi al meglio sulla terapia da intraprendere in questo specifico caso.
Come curarla?
La terapia che sembra andare per la maggiore è senza ombra di dubbio quella che contempla l’uso di farmaci cortisonici a livello locale (pomate) e antistaminici per bloccare le reazioni causate dall’istamina (in gocce o in pastiglie).
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