Gli indovinelli sono un ottimo passatempo per giocare e divertirsi con i bambini, sinonimo di creatività e fantasia, ma non solo! Infatti, gli indovinelli sono anche uno strumento ideale per impartire un’educazione corretta attraverso simpatici e divertenti giochetti.
Indovinelli per bambini di tutte le età
A volte i bambini hanno bisogno di distrarsi dai giochi comuni e anche da quelli tecnologici: un buon sistema per catturare la loro attenzione è raccontare un indovinello che, oltre ad essere divertente e aiuta a impegnare il tempo in modo diverso stimola la curiosità e l’inventiva dei partecipanti, ancor di più se si tratta di bimbi.
A chi di loro non piace primeggiare e dare magari la soluzione giusta? La mente dei più piccoli è pronta a recepire velocemente i messaggi lanciati da un indovinello e quindi la maggior parte di loro è propensa a dare la soluzione anche dopo diversi tentativi. Il gioco che precede la soluzione è un modo diverso ma costruttivo che porta i bimbi a socializzare e a confrontarsi per cercare di risolvere l’enigma. Alcuni riescono a raggiungere la soluzione prima di altri ma anche per coloro che non hanno indovinato la lezione è valida perché aiuta a relazionarsi con il resto dei partecipanti.
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Purtroppo l’indovinello è un po’ in disuso e ad oggi sembra quasi che sia patrimonio esclusivo degli anziani. In effetti, potrebbe sembrare che le nuove generazioni difficilmente siano capaci di assistere al racconto di un indovinello, ma per i piccoli sembra invece che nulla sia cambiato rispetto ad una volta.
Infatti, l’ascolto di componimenti brevi e leggeri rappresentano sempre un momento di intrattenimento e di gioco per i più piccoli, specie per coloro che hanno un buon rapporto con i nonni o che magari sono abituati a conversare durante le pause di lavoro o degli impegni scolastici. Mentre un tempo magari l’incontro avveniva davanti al focolare oggi le riunioni avvengono negli ambienti living, creati apposta per armonizzare i legami tra i familiari.
Anche oggi come allora l’indovinello è un esercizio di agilità mentale, un passatempo ed anche motivo di relax e divertimento che unisce grandi e piccini, a seconda del tema dell’indovinello. Questo è un altro aspetto interessante di queste metafore lanciate per far scervellare chi partecipa al gioco: l’argomento infatti è fondamentale, perché può rivolgersi ai bimbi con temi più adatti alle loro inclinazioni, ma può rivolgersi agli adulti con termini a volte anche un po’ intimi o a carattere sessuale.
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L’indovinello aguzza dunque l’ingegno e crea una sorta di relazione durante il gioco. I piccoli sono attratti dal doppio senso delle parole ma sperano anche di indovinare nomi di animali, oggetti di casa o aspetti della natura. I loro occhi scorrono negli ambienti che li circondano per intuire la soluzione: per questo le frasi proposte ai bimbi contengono spesso celati oggetti come stella, cielo, anello, fiore, cavallo e altri nomi facili da intuire. Il nome misterioso viene spesso pronunciato con un urlo di gioia da chi ha trovato la soluzione, e i bimbi sono sempre contenti di aver contribuito alla risoluzione del mistero.
Reinserire tra i giochi odierni quello dell’indovinello dovrebbe essere una strategia di educazione per le nuove generazioni che avrebbero bisogno di staccare gli occhi da telefonini e computer e ritrovare quel senso di comunicazione che sembra essere andato perduto. Basterebbe riportare anche nelle scuole questa buona abitudine, per tenere impegnati i bimbi e svegliare la loro mente a giochi stimolanti che allenano il cervello meglio di quelli tecnologici. Far rivivere le tradizioni è anche un dovere per non dimenticare il passato.
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